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Filastrocca colorata
Finisce il giorno, scende la sera io vi racconto una storia vera. Una storia fatta di bambini fragili e dolci come pulcini.
Parton da posti molto lontani viaggian leggeri come gabbiani. Non hanno valigie o pacchi pesanti solo speranze e sogni giganti
Salpati su barche senza cabine sono stipati come sardine. Sfidan le insidie di un grigio mare con la speranza di non affogare.
Poi, una volta sbarcati a terra, c’è sempre un brigante che li afferra Che li costringe a lavorare Mentre vorrebbero solo giocare.
Sono bambini così come tanti hanno bisogno di bravi insegnanti. Hanno bisogno di veri valori basta dar loro quaderni e colori.
Basta un aiuto seppur piccolino Che faccia loro da trampolino. Parole nuove han da imparare Servono corsi da frequentare.
Se utilizziamo la conoscenza Spazziamo via la diffidenza. La civiltà della ragione Ha per bandiera la comprensione.
Loro non sono tutti cristiani Ma son certamente esseri umani. Sono ragazzi intelligenti Dobbiamo essere accoglienti.
Non diventiamo come quei ladri Che rubano loro i padri e le madri, Non sfruttiamoli nel modo più amaro Per cumulare ricchezze e denaro.
Sono soltanto un po’ più abbronzati E come banditi vengon trattati Hanno la pelle un poco più scura E il nostro rispetto così li trascura.
Diciamo basta a questi soprusi Ed evitiamo che siano diffusi Facciamo in modo che tutti i bambini Abbiano un mondo senza confini.
Sfogliate le pagine dei vostri pensieri: Siete sicuri che sono stranieri? Stranieri di chi? Stranieri di cosa? Nei loro cuori c’è solo una rosa!
Se gli regali una palla di pezza Ogni barriera di colpo si spezza E se gli doni un dolce sorriso Di sicuro non sarai deriso.
In ogni inutile e stupida guerra Li ho visti giocare in mezzo alla terra Li ho sentiti rider felici Perché loro non hanno nemici.
I bimbi non hanno l’odio nel cuore Ma sempre e soltanto un candido amore. Loro non sanno cos’è l’oltraggio ed hanno tanto, molto coraggio.
Adesso che sono nei nostri lidi Vogliamo dar loro dei caldi nidi? E’ troppa noia Trattarli con gioia?
Bianchi, neri, rossi o giallini Ricorda che sono soltanto bambini. E se li guardi bene nel viso Vedrai soltanto lo stesso sorriso.
La mente non può essere una prigione E non c’è odio nella ragione. Non c’è passaporto per la dolcezza Non servono permessi per una carezza
Quando vedete una mano protesa Offrite la vostra e pensate a un’intesa Quando sentite un grido d’aiuto Tenete lontano ogni vostro rifiuto.
Vorrei domandare ai più grandicelli Che siano politici o colonnelli A tutti coloro che han le ricchezze: “Non sono meglio mille carezze?”
Miei cari signori e concittadini Tornate ad essere come i bambini Giocate con loro nei verdi prati E i vostri sogni saranno avverati
Se tutti quanti facessero girotondo La pace e l’amore riempirebbe il mondo Il gioco è un lavoro di molto impegno Cerchiamo di farlo con vivido ingegno.
Seminate l’amore su questa terra E abbandonate ogni tipo di guerra Siate un esempio di tolleranza La comprensione non è mai abbastanza.
Sappiate che siamo tutti fratelli Non c’è differenza tra questi e quelli. Il mondo è una bella palla rotonda Ha solo bisogno di amicizia profonda.
Soltanto se vi parlate e non vi capite Le distanze sono infinite. Se invece usate la lingua del cuore L’incomprensione d’incanto muore.
La gentilezza è una calda spirale Che scaccia via ogni tipo di male. Siate cortesi, siate carini, Abbiate pazienza con i bambini.
Per tutti coloro che sanno amare Non è complicato poterli aiutare! Per tutti quelli che hanno buona volontà Non è un problema la solidarietà!
Fin qui ho cercato di farvi capire Tutto ciò che c’è da scoprire Se avete letto con attenzione Avrete inquadrato la situazione.
E la morale della mia filastrocca Sicuramente non è così sciocca. Non disprezzate la diversità Fate tesoro di questa opportunità.
E’ finito il giorno, è scesa la sera, io vi ho narrato una storia vera. Una storia fatta di bambini Fragili e dolci come pulcini.
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